Natale è alle porte: chissà quante aspettative, quanta gioia, quanti desideri avete nel cuore! In questo periodo dell'anno, le persone che avete intorno sono spesso indaffarate, prese da mille pensieri e dalle troppe cose da fare, ma è importante fermarsi un po' a riflettere sul senso di questa bellissima festa: Gesù viene al mondo! Viene qui in mezzo a noi! Se vi sentite smarriti di fronte a questo grande mistero, non abbiate paura: nove angeli scenderanno dal cielo per accompagnarvi nei giorni che precedono il Natale e starvi accanto con la loro presenza amica. Sono gli angeli del Signore e vengono sulla terra per ricordare a tutti ciò che conta davvero: preparare il cuore ad accogliere l'Amore più grande! Che siano giorni di festa, di luce e di speranza!
"Stimato e caro Dottore,
Con questa lettera, desidero esprimere a Lei e a tutti i medici la mia vicinanza, il mio apprezzamento, il mio incoraggiamento."
La tradizionale Lettera che l'Arcivescovo dedica alle famiglie in occasione del Natale invita a pensare a tutto ciò che "abita" le nostre case: persone, relazioni... ma anche oggetti! L'Arcivescovo ci propone di abitare tra le pareti domestiche con l'atteggiamento di chi sa sorprendersi e si dispone a esplorare; con «l'atteggiamento di chi si lascia istruire non solo dalle persone, non solo dalle visite attese, ma anche dagli oggetti scontati, dalle ovvietà insignificanti». La porta, le fotografie, il divano del salotto, l'attestato, la tavola, il vecchio libro, il crocifisso, la ciotola di teak, la finestra: una riflessione su nove oggetti che generalmente si trovano nelle nostre case e che "prendono voce", dandoci messaggi e segni, in questo Natale! «Ascoltare la voce delle cose di casa è un aiuto ad andare oltre la banalità, oltre la fretta, per accorgersi di quante memorie si possono custodire, di quanta saggezza si può attingere, di quanto sia bello "avere una casa", forse anche un privilegio e una responsabilità. Si deve quindi riconoscere che la gioia di lodare Dio non viene solo dai momenti felici e dalle prospettive promettenti, ma da una misteriosa forza e grazia che permette di resistere anche nelle tribolazioni estreme. E in questa situazione i giovani giudei danno voce a tutte le cose perché si innalzi la lode di Dio».
«La gloria di Dio non è una parola magica che trasfigura la storia in una favola, ma è la grazia dello Spirito Santo, l’amore che rende capaci di amare e trasfigura la storia nell’occasione propizia: il Regno di Dio è vicino, è in mezzo a noi.»
«La situazione, per coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio, è occasione.»
Un testo che raccoglie diverse lettere (per il mese missionario, per l’Avvento e il Natale, per la Quaresima e la Pasqua, per la Pentecoste) che guideranno la vita pastorale delle comunità cristiane per il prossimo anno pastorale.
L’Anno Pastorale 2019/2020 sarà dedicato all’approfondimento della cosiddetta «Lettera
della gioia», la lettera di Paolo, l’apostolo delle genti.
I sacramenti sono segni della presenza di Gesù che con il suo Spirito rende possibile vivere come lui, amare come lui, pregare come lui, morire come lui e risorgere come lui. Rende possibile tutto questo, ma non lo rende automatico. Gesù chiama ciascuno a vivere della sua vita e con i sacramenti ci dà la grazia per questo. Quello che voglio proporre con questa lettera è di vivere esperienze per rendersi conto che i nostri sensi sono adatti a entrare in comunione con Dio, per potenza di Spirito Santo. Di solito si dice che i nostri sensi sono cinque: vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Vorrei quindi proporre di applicarsi a sperimentare che attraverso questi sensi noi non soltanto conosciamo le cose, il mondo materiale, ma impariamo una strada per conoscere anche il mondo spirituale, cioè, attraverso lo Spirito di Gesù, il mondo di Dio. Non voglio proporre una lezione da imparare, ma qualche esperimento o, meglio, qualche esercizio da praticare, insieme e in privato, per pregare, conoscere, prendersi cura, provare gioia e compassione, cioè vivere i sentimenti di Gesù. Del resto in molte pagine del Vangelo e della Sacra Scrittura proprio per parlare delle cose di Dio si usano i sensi della persona umana. Potresti anche fare una ricerca per trovare queste pagine. Ti invito a leggere questa lettera, a provare a fare qualche esercizio e a parlarne con gli altri. Il giorno della Cresima, con il segno del crisma e le parole del celebrante potrai decidere di praticare ogni giorno gli esercizi per vivere come Gesù: le emozioni di quel giorno non sono tanto importanti. Importante è che tu con il dono dello Spirito decida di vivere la vita di Gesù, in tutti i sensi.
In un’epoca dominata da populismi e fanatismi, per costruire il futuro nel Discorso alla Città l’Arcivescovo rivolge un invito «ad affrontare le questioni complesse e improrogabili con quella ragionevolezza che cerca di leggere la realtà con un vigile senso critico e che esplora percorsi con un realismo appassionato e illuminato»
Un testo denso, che entra nel vivo del dibattito pubblico di questi tempi, proponendo una lettura della società e del vivere civile che va in netta controtendenza rispetto alle paure, ai populismi, alle emotività. Una chiamata alla responsabilità, al ruolo che Milano può svolgere proprio su questo percorso “alternativo”, all’impegno della Chiesa ambrosiana aperta al dialogo, al confronto, al lavorare insieme per costruire il bene comune, avendo come fari il sogno europeo da rilanciare e la Costituzione italiana.
Nove racconti per accompagnare i più piccoli verso il Natale. Nove inedite statuine del presepe per riscoprire il valore dell’affetto sincero, la gioia del donare, l’amore per sempre… e molto altro ancora! Per arrivare davanti a Gesù Bambino che nasce per noi con il cuore colmo di grazia.
«Quest’anno – scrive – voglio aggiungere nuove statuine nel mio presepe. Voglio invitare alla grotta di Betlemme nuovi personaggi. Uno al giorno, per tutta la novena di Natale.» mons. Mario Delpini
Dio continua a benedire le persone e le famiglie, le case e i lavori, i sogni e le feste. Dio continua a effondere la sua benedizione per consolare le lacrime, per seminare speranza nella desolazione, per manifestare la sua presenza nella solitudine, per promettere vita eterna anche quando la morte sembra invincibile. Dio continua a benedire. La sua benedizione bussa discreta a ogni porta. Entra nella vita e nella casa per la porta della preghiera. La vita troppo indaffarata, troppo rumorosa, troppo superficiale, troppo arrabbiata, troppo gaudente può rischiare di non accorgersi che la benedizione di Dio sta alla porta, in attesa di essere accolta. Un po' di silenzio, un po' di preghiera, un po' di umiltà. Trovo sorprendente come sia facile e desiderato sperimentare la benedizione di Dio. È l'augurio e la preghiera con cui accompagno queste pagine: sono nomi e storie ordinarie, sono gesti minimi, sono esercizi semplici. Sono pagine appena cominciate. Chi sa quante se ne devono aggiungere per dire la verità del nostro vivere! Siamo benedetti da Dio e siamo capaci, lieti, fieri di diventare benedizione per chi vive vicino a noi. Siate tutti benedetti, nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Il testo guiderà la vita pastorale delle nostre comunità cristiane per il prossimo anno pastorale, aiutando gli operatori pastorali e i sacerdoti a vivere con sempre maggiore fedeltà al Vangelo. Con la proposta pastorale per l'anno 2018/2019 l'Arcivescovo Mario Delpini vuole contribuire a tenere unite e vive la speranza del compimento e l'esercizio della responsabilità per la missione, per poter condividere le ragioni della speranza. Mentre ci prepariamo alla canonizzazione del beato papa Paolo VI, il vescovo Mario ci invita a riprendere la sua testimonianza e a rileggere i suoi testi, così intensi e belli, perché il nostro sguardo su questo tempo sia ispirato dalla sua visione di Milano, del mondo moderno e della missione della Chiesa. In appendice un contributo di don Massimiliano Scandroglio, una lectio su alcuni Salmi che trasformano in esperienza di preghiera il vissuto quotidiano, con le sue speranze e le sue fatiche, i desideri e i drammi della vita. Alcuni Salmi hanno accompagnato il pellegrinaggio del popolo di Israele al tempio nella città santa, Gerusalemme. Possono accompagnare anche la comunità dei discepoli di Gesù, pellegrini nella storia verso la nuova Gerusalemme. L'Arcivescovo Mario suggerisce quindi queste pagine come esercizio di preghiera, di riflessione, di condivisione, per pregare con tutti i Salmi del Salterio e in particolare con quelli che la Liturgia delle ore propone come preghiera della Chiesa.
Se la Chiesa si guarda intorno, se apre gli occhi sul mondo contemporaneo, che cosa vede?
Con questa domanda inizia la riflessione suggerita da mons. Delpini a tutti i presbiteri, in occasione della Messa crismale.
Un invito esplicito alla profezia della Chiesa che non è in primo luogo un discorso da pronunciare, ma un esperienza di vita cristiana che si offre come proposta per tutti gli uomini e le donne.