Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Il volume raccoglie i circa 150 documenti ufficiali emanati durante i primi cinque anni di presidenza Ruini, una fase di grande autorevolezza, vitalità ed efficienza per la CEI. Maggiore coesione interna, migliore intesa con la Santa Sede, calo dell'età media dei vescovi e cura della funzionalità della struttura hanno permesso alla CEI di acquisire visibilità direttamente proporzionale alla capacità di incidere pastoralmente nella particolare temperie italiana. A contrassegnare la vitalità di questo quinquennio, alcuni grandi appuntamenti: il sinodo sulla vita religiosa, il congresso eucaristico di Siena, il convegno ecclesiale di Palermo.
chi e`dio nell antico testamento? E un dio che cerca di comunicare con l uomo e quindi proporziona il proprio linguaggio alle capacita di dialogo della creatura. Un dio che sceglie di piantare la sua tenda in mezzo agli uomini.
Composto fra il 1672 e il '75 in un sotterraneo a Pustozërsk dove il suo autore, incoercibile guida spirituale dei "Vecchi credenti" ribelli alle innovazioni liturgiche e religiose che sconvolsero la Russia del '600, attendeva il martirio, questo libro circola manoscritto per due secoli, rimanendo quasi sconosciuto; scritto in volgare russo, solo a tratti cosparso di slavo ecclesiastico colto, utile in brani di polemica teologica, rappresenta il primo e fondamentale capolavoro letterario della lingua russa - paragonabile per importanza e anche per vigore di immaginazione alla "Divina Commedia" per l'italiano - e, insieme, un episodio paradossale nella storia della cultura e della comunicazione scritta: quello di un'opera decisiva nell'evoluzione della lingua sempre rimasta al di fuori dei circuiti di diffusione creati dall'affermarsi della stampa a caratteri mobili. Scrive Pia Pera in introduzione: "Se non fosse stato per le persecuzioni e la censura a cui furono sottoposte le opere dei vecchi credenti, con la "Vita" il russo avrebbe potuto avere il capolavoro che l'avrebbe fissata come lingua letteraria". Un'occasione straordinaria d'incontro con l'irriducibile peculiarità culturale russa, offerta fra pagine in cui il divino, il demoniaco e il meraviglioso contendono senza tregua, senza esclusione di colpi e senza trascurare lo scontro fisico, le bastonate, l'uso, magari, a scopi ultraterreni, di un grasso piatto di zuppa di cavoli.
COMMENTI AL CULTO LITURGICO DI MAGGIONI, VANNI, SIEVERS, GALLICET E ALTRI A PARTIRE DALLE SCRITTURE E DAGLI SCRITTI DEI PADRI DELLA CHIESA.