Pubblicato nel 1951 da Fritz Perls e Paul Goodman (con Hefferline per la parte pratica) è certamente uno dei libri che hanno fatto la storia della psicoterapia. Infatti si colloca, e non solo cronologicamente, a un punto di snodo cruciale nello sviluppo della terapia psicologica. Tra i fili che dalla prima metà del secolo conducono alla terapia gestaltica e alla sua formulazione c'è la più viva e innovativa tradizione culturale europea del primo terzo di secolo, dalla filosofia fenomenologica ed esistenzialista, alla rivoluzionaria psicologia della Gestalt (Perls fu assistente di Goldstein), alla psicoanalisi, con tutti i fermenti più innovativi che ribollivano nell'istituto berlinese degli anni trenta dove Perls si formò con didatti e analisti quali Karen Horney, Helene Deutsch e Wilhelm Reich; ma c'è anche il riflesso, colto al volo con stupefacente tempismo, delle nascenti tecniche corporee, che fanno la loro comparsa negli anni trenta (anche) nei paesi di lingua tedesca. Gli influssi che partono da questo manuale, invece, non si contano. Si potrebbe dire che il lavoro di Perls, come i veri contributi alla cultura umana, oltre ad aver dato vita a una psicoterapia, è andato a permeare, in questa forma, i terreni più lontani, che della Gestalt, magari, nulla sanno.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
il libro raccoglie gli atti di un simposio internazionale e interdisciplinare che, sulla scia delle sollecitazioni della evangelium vitae, propone lo stretto rapporto dottrinale tra la cultura della vita" e il "modno del diritto". "
Oltre 700 canti a servizio di una liturgia più viva, apprezzati per la qualità dei testi, validi teologicamente e liturgicamente: la funzionalità e l’attenzione ai tempi liturgici e ai vari momenti delle diverse celebrazioni: la concreta cantabilità e la rispondenza alle esigenze delle diverse assemblee liturgiche.
In occasione del convegno missionario nazionale del 20 febbraio 1997, questo "enchiridion a tema" raccoglie con il sistema bilingue i documenti più significativi del Magistero sulla chiesa di missione. A partire dall'enciclica di Benedetto XIV "Allatae sunt" (26-7-1755), la Chiesa va via via riscoprendo e approfondendo le radici evangeliche e le ragioni teologiche della missione "ad gentes". Sono numerosi quindi anche i documenti emanati: 14 encicliche, 6 lettere apostoliche, numerosi messaggi in occasione della Giornata missionaria mondiale, 2 documenti conciliari ("Nostra aetate" e "Ad gentes divinitus"); 23 interventi postconciliari della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, a cui si aggiungono i messaggi pontifici e quelli della CEI.
DALL ELEZIONE DIVINA NELL ANTICO TESTAMENTO AGLI ELETTI DELL APOCALISSE UN PERCOSO BIBLICO APPROFONDITO DAGLI SCRITTI DEI PADRI DELLA CHIESA.
la chiesa nei primi decenni della sua esistenza viveva orientata completamente verso il ritorno del signore, ritenuto imminente, percir spesso nella liturgia comunitaria sgorgava il grido maran atha" ovvero "signore vieni". "