Le indicazioni e i consigli di un bottaio per costruire delle buone botti e assicurarsi un buon vino, dalla scelta del legno e degli attrezzi, alla lavorazione e alla conservazione delle botti.
A poco più di trent'anni dalla scomparsa Charlie Chaplin rimane un genio inimitabile dell'arte, della poesia, della comicità e rappresenta un'icona inconfondibile anche per i piccoli nati e cresciuti nel terzo millennio.
Un viaggio nelle ricette di Chaplin consente di spaziare dalla cucina povera degli slums di Londra alla cucina tradizionale d'oltremanica, dalle specialità della Febbre dell'Oro americana all'alta cucina francese. I menu vanno dal frugale ovetto sodo con pane bianco alla sofisticatezza di un'esclusiva anatra à la presse.
Fame, amore e fantasia sono tre necessità con le quali ogni essere umano ha da confrontarsi. Chaplin le trasformò in fulcri per la sua arte. Colazioni, pranzi, cene con personaggi noti e meno noti rappresentarono non solo momenti per riscoprire contatti umani più autentici ma anche per convogliare il cibo nell'inesauribile vena della sua creatività. Lo stupore suscitato dal capolavoro culinario aggiunto a un'infallibile vis comica produce alcune tra le più geniali sequenze sul cibo del cinema di tutti i tempi: lo scarpone bollito, la danza dei panini, la macchina di nutrizione automatica. La fame di Chaplin diventa poetica, acrobatica, spettacolare, da circo.
Paolo Borghese fu un fine buongustaio e scrisse di suo pugno questo ricettario ricco di suggerimenti utili. Le ricette per cucina raccolte dal Principe Don Paolo Borghese rappresentano una straordinaria pagina di storia culinaria. Storia che può riprendere vita, con gli stessi sapori e raffinatezze di allora, grazie alle mani volenterose di un abile chef di oggi.
"Sono sempre stata convinta che chi non ama mangiare si perde una grossa fetta di felicità. Il tempo passa ma io resto e sarò sempre una golosa impenitente.
Ebbene sì, mi gratifico spesso con il cibo senza però farmi venire troppi sensi di colpa. Amo mangiare per coccolarmi, per cercare conforto dopo un momento di tristezza ma soprattutto per vivere delle belle emozioni.
Continua a piacermi, anno dopo anno, sperimentare nuovi piatti in trasmissione e poi... assaggiarli! Vi assicuro che tutte le proposte contenute in questo libro, siano esse dolci o salate, hanno superato brillantemente la prova palato. Questa volta, non siamo solo io e Anna a fornirvi le ricette ma anche le quattro fantastiche maestre che si sono avvicendate nella passata edizione del programma.
Non preoccupatevi se non avete piena padronanza delle tecniche. Ho imparato in questi anni che ciò che conta quando si cucina non è la perfezione ma il cuore.
Ormai l'avete capito, cucinare per me è una festa e allora... che la festa cominci anche per voi grazie a questo libro!"
Antonella Clerici
Vi piace mangiare, avete i vostri piatti preferiti e cucinarne degnamente alcuni è il vostro più grande desiderio ma non sapete nemmeno fare le uova strapazzate? I vostri amici sono soliti presentarsi alla porta inattesi, spesso di domenica, e preferibilmente ore pasti, mandandovi nel panico? Amate la buona cucina e provate una certa felicità di fronte a un piatto preparato con cura, specie se accompagnato dal vino giusto, ma la vostra inettitudine ai fornelli è ormai leggenda? 'Sfamarsi' da soli è proprio triste? Vorreste essere ricordati e non dimenticati, per un risotto? Siete ancora sotto shock per il vostro ultimo tracollo culinario? La cucina della zia è davvero irripetibile? Questo è il libro perfetto per voi. Arguto, originale, tutto da leggere, zeppo di idee inconcepibilmente semplici, "Q.B." di Sapo Matteucci è scritto per quelli che, a dirla tutta, non saprebbero cucinare (e forse non avrebbero nemmeno il tempo per imparare a farlo davvero) o temono se stessi in cucina, ma non per questo hanno intenzione di privarsi di un piacere tanto sociale, mondano, raffinato quanto intimo, estetico, esistenziale. Concreto e quotidiano.
Fatta l'Italia, si sono col tempo fatti gli italiani, anche se questo è avvenuto per la cucina da pochi anni. Oggi le varie tradizioni regionali si sono adattate ai tempi e si sono fuse in un unico ricco patrimonio condiviso che è giusto definire cucina nazionale. Partendo da questa realtà, i due autori raccontano la storia delle nostre ricette e ne danno una proposta attuale, alla luce delle esigenze contemporanee degli italiani, sempre ghiotta e soprattutto sempre rispettosa della loro anima. Questo libro è un repertorio, completo ed esauriente, delle ricette di oggi degli italiani.
In Italia e nel mondo la cucina ebraica, pur mantenendo le sue tradizioni, varia a secondo del contesto sociale locale. A Roma, più che altrove, la continua e millenaria interazione tra la comunità ebraica, antica e autoctona, e la cittadinanza ha avuto molteplici e proficue forme di espressione. L'ebreo romano, è cittadino romano. La partecipazione alla vita della città e il mantenimento della propria identità ebraica hanno spesso dato vita ad esempi unici di convivenza e di commistione tra culture. Ne è testimonianza la tradizione gastronomica che vede nella comunanza di ingredienti e mescolanza di pietanze il tratto caratteristico della cucina ebraica e di quella romana, o meglio romanesca. Non si tratta del solito libro di cucina, ma di cultura enogastronomica: appunti di "memoria" attraverso i ricordi di famiglia e sapiente innovazione di una tradizione culinaria che ancora ci appartiene. Il volume è riccamente illustrato da fotografie appositamente realizzate, nonché da disegni originali creati da Giuliana Braha Sadun. Al termine delle ricette è indicato il vino idoneo, cioè il vino Kasher che si abbina con quel piatto e questo rende il ricettario ancora più prezioso...
Erbe da mangiare è un libro originale e multiforme: un po' ricettario, un po' erbario, un po' repertorio di citazioni letterarie, un po' raccolta di antiche leggende. Soprattutto, è una guida con cui "andar per erbe" nei prati e nei boschi, e ricavarne gli ingredienti per ottimi piatti: asparagi selvatici, borragine, cicorie, cardi, papaveri... Piante commestibili che i nostri nonni conoscevano benissimo e che anche nell'epoca degli ipermercati possono tornare a diventare protagoniste di tante prelibatezze. Come quelle che ci insegna a cucinare Ada De Santis in queste ricette (oltre cento per più di trenta erbe) accompagnate dalle dotte e divertenti introduzioni di Luigi Ballerini, uno dei poeti italiani più eclettici e attivi sulla scena internazionale. Il tutto "condito" dalle preziose illustrazioni al tratto di Giuliano Della Gasa che aiutano a identificare le diverse specie.
«L'idea del libro è nata al seguito di una mail di una lettrice. Che diceva, in sintesi: "Mi hanno regalato 'Cuochi si diventa'. L'ho molto apprezzato ma c'è un problema. Lei nelle sue ricette postula sempre che il lettore sappia già cucinare, non precisa quasi mai l'intensità del gas, il tipo di casseruola da usare ecc. Capisco che deve e vuole essere sintetico, ma io che non sono brava ma voglio imparare, cosa devo fare? Non me la sento di affrontare le sue ricette così come sono. Le chiedo un piacere: me ne mandi una veramente completa, a prova di errore. Faccia questo sforzo e io mi industrierò per imparare ad usare 'Cuochi si diventa'... ". La lettrice aveva ragione. E quindi, subito, quella sera, le ho scritto una ricetta veramente esaustiva e precisa, però facile da eseguire. Ero convinto di avere scritto una ricetta "perfetta", ma mi sono scusato dicendo: però è noiosa. La lettrice mi ha risposto ringraziando - ed eseguendola con successo. Ma nella risposta mi ha detto: "Non è per nulla noiosa, io la trovo utile e divertente". Altre ricette sono seguite, utili, facili e divertenti. Il gioco era comunque divertente. Alla fine ho deciso di raccoglierle in un libro, che di fatto è una scuola di cucina. La scommessa è: imparando bene questa ricette, semplici ma "a prova di errore", impari i segreti della cucina e quindi puoi iniziare a volare da solo.» (Allan Bay)