Oggi molti non credono più nella preghiera: pensano che sia inutile, pensano che sia sterile, pensano che sia tempo sprecato. F. Nietsche è arrivato a lanciare una velenosa provocazione, quando ha detto:“è vergognoso pregare!”.
Certamente per chi crede soltanto nell’orgoglio... è vergognoso pregare! Per chi toglie l’orizzonte dell’eternità e mutila la vita privandola di un futuro al di là di questa vita... è vergognoso pregare! Per chi crede di essere “Dio” e di aver preso il posto di “Dio”... è vergognoso pregare!
Ma chi sente la fragilità della vita, chi avverte il bisogno di una luce che dia senso all’esistenza, chi capisce che dietro il sole e la luna e le stelle e i fiori e i monti e il mare... c’è un Creatore amante della vita e desideroso di trasmettere a tutti la sua infinita gioia, la preghiera è come il respiro che dà ossigeno all’anima e fa correre senza paura nelle strade contorte della vita quotidiana.
Ma soprattutto chi ha incontrato Maria... non può più smettere di pregare. Maria è la donna che ha sentito, più di tutti, il fascino di Dio e la sua esistenza è arrivata a lambire l’Eterno, l’Infinito, l’Onnipotente.
Maria, più di ogni altra creatura, ci può insegnare a pregare: amichevolmente ti consiglio di lasciare che la sua mano materna prenda la tua mano e ti accompagni nel viaggio che porta tra le braccia di Dio: braccia che ti aspettano per darti l’abbraccio che ti manca e che, senza saperlo, desideri da sempre.
Mettiti in cammino con Maria e non aver paura: con Lei imparerai a pregare e dentro di te salirà il livello della gioia.
Dall’introduzione di Angelo Card. Comastri Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano Arciprete della Basilica Papale di San Pietro.