Tenerezza di Parola è Parola che illumina, custodisce, protegge. È conforto nell’ora della prova, è compagnia nel cammino della vita. È tenerezza di un Padre che ama i suoi figli.
In questo mondo in cui le parole volgari, arroganti, menzognere mettono a tacere le parole del cuore, c’è bisogno di una Parola Alta che sovrasti la terra e annulli ogni limite, ogni confine.
In questo mondo diviso dalla smania del potere, da interessi personali in cui la corruzione, la violenza, l’individualismo hanno preso il sopravvento su ogni valore etico, Tenerezza di Parola è l’unica risposta alla sofferenza, alle inquietudini, alle contraddizioni che interpellano il nostro tempo.
Il volume è arricchito dalle illustrazioni di Blasco Pisapia.
Gennaro Matino (1956), Moderatore della Curia arcivescovile di Napoli, è docente di Teologia pastorale. Insegna Storia del cristianesimo presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Editorialista di «Avvenire» e de «Il Mattino», cura ‘’Speciale domenica: il Vangelo della speranza’’ su «Famiglia Cristiana». Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: La tenerezza di un Dio diverso (20043); Nostalgia di cielo (2003); Raccontami di Lui. Una sera sulla spiaggia di Mumbai (20072); Il Pastore della meraviglia (20073), L’ultimo dei Magi (2008); Buon Natale Gentilezza (2009); La culla vuota. Lettera a Gesù (2010). Insieme a Erri De Luca, Mestieri all’aria aperta (2004); Sottosopra (20072); Almeno 5 (2008). Con Angelo per un giorno (Feltrinelli) ha vinto il ‘’Premio Elsa Morante’’ ragazzi 2007. Blasco pisapia, architetto, vive tra Napoli e Milano. Collabora come illustratore, fumettista e sceneggiatore con varie case editrici italiane e straniere. In particolare, ha scritto e disegnato diverse storie per la Disney Italia, e ha creato graficamente il personaggio di Bat Pat per Piemme Battello a Vapore. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Il pastore della meraviglia, graphic novel tratta dal romanzo omonimo del suo grande amico padre Gennaro Matino.
La Chiesa è nata come forte elemento di comunione, ma nel tempo ha perso questo suo ruolo diventando momento e struttura di conservazione. È come se si fosse addormentata e, al suo risveglio, il mondo per il quale era stata creata fosse scomparso. Come fare dunque per ritrovare la giusta via? Che cosa bisogna fare perché la parrocchia sia «comunione di comunità» o «comunità per la comunione»?
La parrocchia, per don Tonino, deve riscoprire la sua essenziale natura missionaria, superando ogni forma di frammentazione e di autarchia, e deve accogliere la ricchezza dei doni spirituali presenti nei gruppi, nelle associazioni e nei movimenti.
don Tonino nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Costruttore infaticabile di pace e di dialogo, dal 1985 presidente nazionale del movimento Pax Christi, fu pastore mite e difensore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi che ospitò anche a casa sua. Colpito da un male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema”. Morì il 20 aprile 1993. Scrittore ispirato e profeta della speranza, si è imposto all’attenzione del pubblico per la profondità del suo messaggio e la freschezza del suo stile. La pubblicazione delle sue opere è stata possibile grazie all’accurato lavoro della Fondazione Don Tonino Bello in collaborazione con le Edizioni San Paolo.
Questo è il primo ampio dizionario scientifico italiano di ebraico biblico. Si basa sul lavoro previo di una traduzione letteraria completa della Bibbia ed è realizzato secondo i più moderni criteri linguistici.
I significati di ogni vocabolo sono organizzati secondo criteri di logica semantica, tenendo conto del fattore stilistico, componente fondamentale del linguaggio letterario.
Tramite una disposizione grafica chiara e intuitiva, ogni lemma propone quindi diversi tipi di informazione: morfologica (varianti possibili, coniugazione, declinazione), sintattica (modismi, fraseologia) e semantica (diverse accezioni, sinonimi, antonimi, informazione sul campo semantico a cui il termine appartiene.
Frutto maturo di un maestro della stilistica e della poetica ebraica, è lo strumento indispensabile per chiunque voglia imparare ad apprezzare la bellezza letteraria dei testi biblici.
Ogni traduttore troverà in esso i suggerimenti essenziali per superare l’inganno linguistico che va sotto il nome di traduzione letterale, che consiste nell’astrarre la parola singola dal suo uso e pietrificarla in un concetto unico e immutabile, che domina poi la traduzione.
luis alonso schökel (1920-1998), uno dei più autorevoli biblisti a livello mondiale, è stato per quarant’anni docente al Pontificio Istituto Biblico. Pionieristica fu la sua tesi sulla poetica ebraica (divenuta poi un fortunato Manuale). Nei suoi monumentali commentari ai Profeti, a Giobbe, ai Proverbi e ai Salmi (tutti tradotti in italiano) ha prestato attenzione in modo particolare all’analisi stilistica e alla struttura letteraria dei testi. Sottolineando la forza del linguaggio simbolico, ha aperto prospettive teologiche di grande suggestione.
Mario Melazzini, malato di SLA, è ormai da anni noto anche al grande pubblico per le sue battaglie per gli ammalati, perché siano messi nelle condizioni migliori possibili. Alla luce di quanto elaborato dall’Onu circa la disabilità, che introduce il concetto di “persona con disabilità” - disabilità che può toccare ogni persona – Melazzini ha portato la Regione Lombardia a elaborare un piano decennale d’Azione per le disabilità estremamente innovativo, sia per contenuti che per modalità.
Il volume, scritto da Mario Melazzini e Emma Neri, è un mix di racconti, testimonianze e interventi che hanno portato appunto ad elaborare coloro che hanno aiutato Melazzini nel suo compito.
“Nella camera di Daniele, arredata con un amore che i colori, il cestone di pupazzi, gli omini della Playmobil non bastano a descrivere, c’è un grande disegno appeso alla parete. Lo ha fatto Daniele: al centro, c’è lui, con una corona reale sulla testa. Intorno, la mamma e il babbo, le sorelle, la nonna. Perché Daniele è un bambino felice: ogni sua mossa comunica una gioia di vivere che incanta e stupisce. Daniele che alla sua famiglia dà molto più di quanto chieda: «Qualche volta ha un attimo di tristezza, ma il suo bello è che è sempre allegro» dice Paola. «Se è contento lui, non posso dire di essere triste io. Se è felice lui, possono esserlo tutti: questo è il grande insegnamento che ti danno bambini come lui e tanti altri che ho conosciuto»”.
Mario Melazzini è nato a Pavia il 10 agosto del 1958. Il 17 gennaio 2003 gli viene confermata la diagnosi di SLA, che lo obbliga ad affrontare un lungo percorso verso l’accettazione dei propri limiti e a raggiungere la consapevolezza che a volte può accadere che una malattia che mortifica e limita il corpo possa rappresentare una vera e propria medicina per chi deve forzatamente convivere con essa senza la possibilità di alternative.Tra i vari incarichi che ricopre ricordiamo quello di Presidente della Consulta Ministeriale delle Malattie NeuroMuscolari. Dall’aprile 2006 è Presidente Nazionale AISLA e dal novembre 2008 è Presidente di AriSLA. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Ma che cosa ho di diverso? Conversazioni sul dolore, la malattia e la vita (2009) e Io sono qui (2011).
Emma neri, giornalista professionista, critico cinematografico, ha lavorato al Sabato e in Rai. È autrice di filmati e saggi. Collabora con diverse testate, si occupa di comunicazione. Ha pubblicato Il Meeting. La storia e i testimoni (2004), Erano ridotti a desiderare l’officina. I ragazzi della riforma lombarda (2008), Lavorare è il miglior modo di imparare (2012).
Francesco Lambiasi approfondisce il tema dello Spirito Santo e, per dare il via alla sua riflessione, prende spunto dal Credo : credo nello Spirito Santo che è Signore è da la vita.
Il volume fa parte della collana “Alle radici della fede”, curata da Enzo Bianchi, e composta da sette libri di commento al Credo scritti da sette grandi autori.
In occasione dell’Anno della Fede, un percorso che conduce il lettore alle radici del Cristianesimo.
“Infondendo nei cuori la carità, lo Spirito Santo non infonde solo una virtù, ma infonde se stesso. Infatti lo Spirito Santo è il dono perfetto: in lui il dono si identifica con la persona.
Da ciò risulta che lo Spirito Santo, come dono e come donarsi reciproco del Padre e del Figlio, quando viene in noi, comunica se stesso come capacità e generoso impulso a donarci ai fratelli”.
Francesco Lambiasi è nato a Bassiano (Latina) nel 1947. Consacrato vescovo nel 1999, è stato assistente dell’Azione Cattolica Italiana per sei anni (2001-2007) e Presidente della Commissione CEI per la Dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi dal 2000 al 2005. Vescovo di Rimini dal 15 settembre 2007, mons. Lambiasi ha al suo attivo diverse pubblicazioni di carattere teologico e pastorale. Tra queste: Gesù di Nazareth. Una verifica storica (Marietti, 1983); Vorrei pregare con la Bibbia (EDB, 2005); Mi presenti Gesù? Intervista a Marco primo narratore del vangelo (EDB, 2006); Il pane della domenica. Meditazioni sui vangeli festivi (AVE, 2007). Per “Il Ponte” di Rimini, mons. Lambiasi ha scritto una trilogia sui vangeli festivi, iniziata con Sorpresi dalla gioia, proseguita con Accesi dalla Parola e conclusa da Stupiti dal Mistero, oltre che una collana natalizia di storie per bambini (Il quarto Re Magio e Quel Natale con Francesco e il lupo di Greccio) e due volumetti di sms letterari per ogni giorno dell’anno dedicati a giovani e ragazzi (Verbi all’infinito).
Alla fine del Credo, nel quale sono riassunti i capisaldi della fede cristiana, vengono pronunciate le parole «Credo la Chiesa». Ma qual è il significato di questa formula? Severino Dianich lo svela, in maniera semplice e comprensibile anche a un cinese che vede per la prima volta una chiesa, in questo volume che fa parte della serie “Alle radici della fede”, curata da Enzo Bianchi, e composta da sette libri di commento al Credo scritti da sette grandi autori.
In occasione dell’Anno della Fede, un percorso che conduce il lettore alle radici del Cristianesimo.
I quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli nella nuova traduzione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana in un'elegante edizione cartonata.
«Il Signore guarisce tutte le tue malattie», recita il Salmo 103. Ma come affrontarle? La sofferenza ha in sé un senso salvifico che tutti gli uomini, compresi i non credenti, possono sperimentare. Malattia e sofferenza vanno combattuti e superati con la scienza, la tecnologia, la medicina ma anche con la speranza. Come ha scritto Vittorino Andreoli, «il dolore rivela all’uomo i fondamenti del suo essere uomo: la propria fragilità, l’aver bisogno dell’altro, l’importanza dei legami e dei sentimenti, la bellezza di una condizione di bisogno e di dipendenza». In questo libro alcuni grandi autori illustrano il loro modo di concepire malattia e speranza: si passa dalla significativa esperienza di Lourdes (Alessandro De Franciscis) alla vicenda personale, riportata con profonda partecipazione (Paola Bassani); dalla persona malata tra crisi e progetti e tra scienza e fede (Carlo Casalone) all’approccio terapeutico nei bambini (Momcilo Jankovic) e alla malattia nella Bibbia (Gianfranco Ravasi).
"Per la prima volta la vittima di un prete pedofilo accetta di confidarsi pubblicamente in una sorta di diario intimo. Ciò permette di comprendere meglio in quale spirale infernale può venire a trovarsi un bambino per molti anni.". Così scrive dom Gabriel Ringlet, sacerdote belga che ha seguito e spronato la pubblicazione di queste "memorie", drammatiche e piene di desiderio di vita, nella sua presentazione dell'opera. Vittima di abusi da parte di un sacerdote pedofilo, Danielle Scherer racconta, senza mai cadere nella trappola del voyeurismo, la sua vicenda in tutta la drammaticità e lo fa per dare voce a "coloro che ne sono rimasti senza". Dom Ringlet presentò questo e altri 36 casi al Parlamento di Bruxelles, invitando a una profonda riflessione sulle tragiche vicende di solitudine, anche interiore, dei malaugurati protagonisti di questo triste capitolo della Chiesa. La sua testimonianza è riportata al termine del volume.
Uno straordinario reportage che racconta la sanguinosa guerra in atto in Messico tra lo Stato e i cartelli della droga; che, a loro volta, sono in guerra tra di loro, avvalendosi dell’alleanza di parti consistenti dello Stato, le quali parteggiano – contro lo Stato stesso e contro i cittadini – ora per l’uno ora per l’altro cartello della droga. Questa guerra è mossa dalla volontà di controllare i principali business gestiti dai clan criminali, primo fra tutti quello della droga. La droga viene inviata in Europa utilizzando il porto di Gioia Tauro, come snodo logistico, e la ‘ndrangheta, come «partner commerciale». Lucia Capuzzi ha girato le zone «calde» del Messico per raccogliere informazioni e testimonianze: Città del Messico,Tijuana, Ciudad Juárez, Saltillo, Ixtepec e altre città e stati del Messico. Ha intervistato decine di persone: dai residenti di Juárez che si organizzano in gruppi di autoaiuto per resistere alla violenza, ai migranti latinos vittime dei sequestri, alle ragazze violentate e alle madri dei desaparecidos; ha incontrato personaggi straordinari (giornalisti, genitori, sacerdoti, vescovi, poliziotti...) e gente comune, e racconta le loro storie e testimonianze.
La narcoguerra messicana riguarda l’Italia e gli italiani molto più di quanto si pensi. Non solo perché i narcos fanno affari con la ‘ndrangheta, la quale poi reinveste i guadagni di questi traffici in attività dell’economia «lecita». Ma anche perché è proprio la «domanda» di cocaina che arriva dall’Europa ciò che attiva il narcomercato messicano e mondiale, con le tremende violenze ad esso connesse.
lucia Capuzzi è nata a Cagliari nel 1978 dove si è laureata in Scienze Politiche. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca in «Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici» all’Università di Urbino, svolgendo una ricerca sull’emigrazione italiana in Argentina nel secondo dopoguerra. Da questo studio è nato il libro La frontiera immaginata. Profilo politico e sociale dell’emigrazione italiana in Argentina nel secondo dopoguerra (Franco Angeli 2006). Ha pubblicato inoltre Colombia. La guerra (in)finita (Marietti, 2012); Adiós Fidel. Fede e dissenso nella Cuba dei Castro (con Nello Scavo), (Lindau, 2011); Haiti. Il silenzio infranto (Marietti, 2010). Dal 2004 ha intrapreso la carriera giornalistica. Ha lavorato per il Tg Leonardo della Rai. Attualmente lavora nella redazione Esteri di Avvenire e si occupa in particolare di questioni latinoamericane.