A partire dai secoli XII-XI si consuma la separazione tra "foro interno", il foro della coscienza, e "foro esterno", il foro giudiziario. Secondo l'adagio ben conosciuto dai canonisti medievali, "La Chiesa non giudica le cose occulte": il campo d'azione lasciato al giudice era limitato, e in seno a ogni individuo la stessa istituzione ecclesiastica riconosceva una zona di esenzione completa, sottoposta solo allo sguardo di Dio. Il Concilio Laterano IV del 1215, tuttavia, impose la confessione auricolare e con essa l'obbligo di rivelare anche gli "occulta cordis" da cui dipendeva la salvezza eterna. Un provvedimento dirompente che aprì la strada all'Inquisizione e alla sua volontà di ricercare anche i peccati di pensiero nascosti. Questo volume, affrontando il segreto e l'occulto nella loro essenziale ambivalenza, offre una stringente analisi dell'obbedienza come legame politico negli ultimi secoli del medioevo e illustra con chiarezza il ruolo svolto dal segreto nella costruzione dello spazio pubblico e del soggetto politico.
Jacques Chiffoleau è professore di Storia medievale presso le Università di Lione e Avignone. Directeur d'études all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, è autore di numerosi saggi di storia della mentalità e della società medivali.
Abili commercianti e navigatori, stabilitisi sulle coste dell'Asia Minore in una serie di floride città-stato come Biblo, Sidone e Tiro, i fenici furono tra i protagonisti del mondo mediterraneo del I millennio a.C., espandendosi con proprie colonie anche sulle coste dell'Africa settentrionale, della Sardegna e della Sicilia. In questa concisa introduzione è ricostruita l'identità dei fenici, e ne viene ripercorsa la vicenda storica, con una particolare attenzione per l'organizzazione sociale, la vita politica, il commercio e la religione.
Michael Sommer insegna Storia antica all'Università di Liverpool. Tra i suoi libri più recenti: "Römische Geschichte II. Rom und sein Imperium in der Kaiserzeit" (2009) e "The Complete Roman Emperor" (2010).
La casa è la più significativa forma di investimento dei risparmi di buona parte delle famiglie italiane. Come la crisi immobiliare negli Stati Uniti ha rivelato, ciò che accade nel settore delle abitazioni è di fondamentale importanza per il buon andamento dell'economia nel suo complesso. Questo volume fornisce un'introduzione all'analisi economica della casa, secondo diverse prospettive. In un costante confronto con la realtà degli altri paesi ricchi, si mostra come la casa incida sui bilanci delle famiglie italiane e il percorso attraverso cui si è giunti all'attuale assetto del mercato abitativo, con una netta prevalenza della proprietà sull'affitto. Particolare attenzione è dedicata ai casi di "disagio abitativo" delle famiglie. Se il mercato delle abitazioni è dominato dall'iniziativa privata, l'intervento pubblico è comunque centrale, sia in termini regolativi sia per il sostegno ai costi della casa. Si esamina quindi l'evoluzione delle politiche pubbliche, dai piani casa agli interventi che coinvolgono il sistema tributario.
Massimo Baldini insegna Scienza delle finanze nella Facoltà di Economia "Marco Biagi" dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
Un'economia sommersa che secondo le stime Istat assorbe circa 250 miliardi di euro, ovvero il 17% della ricchezza nazionale, un fenomeno di massa legato anche alle disfunzioni dell'amministrazione pubblica e alla struttura del nostro sistema produttivo, nonché alla cultura e alla storia del nostro paese. Il volume espone tutto quello che si sa su un secolo di evasione fiscale in Italia: chi, come, quanto, perché, e indica i possibili rimedi a questo grave problema economico e sociale.
Alessandro Santoro insegna Scienza delle finanze e Politica economica nell'Università di Milano-Bicocca, ed è stato esperto tributario al ministero delle Finanze dal 1999 al 2004 e dal 2006 al 2008. Le sue pubblicazioni scientifiche riguardano in particolare i temi della tassazione, dell'evasione e della disuguaglianza.
Quanto è grande l'universo? C'è stato un inizio e ci sarà una fine? Come si è fatta strada l'ipotesi del Big Bang? Come si fa a scoprire il passato dell'universo e a prevederne l'evoluzione futura? Domande antiche e in parte ancora irrisolte. Nel volume i passi più importanti del lungo cammino scientifico dall'età moderna fino alle scoperte più recenti, riguardanti la gerarchia di strutture cosmiche, l'espansione dell'universo, lo stato iniziale ultracaldo e ultradenso, che oggi i cosmologi possono osservare direttamente grazie a sofisticati telescopi e strumenti spaziali.
Paolo de Bernardis insegna Astrofisica e Cosmologia Osservativa nella Sapienza - Università di Roma. Accademico dei Lincei, è stato coordinatore dell'esperimento Boomerang e co-investigator della missione Planck dell'Esa, dedicati alla realizzazione dell'immagine dell'universo primordiale. Ha ricevuto premi internazionali tra cui il Balzan (2006) e il Dan David (2009).
Secondo le proiezioni dell'Istat, nel 2050 circa un terzo della popolazione con meno di 24 anni avrà un genitore straniero. I figli dell'immigrazione sono importanti, non solo sotto il profilo quantitativo, ma anche perché contribuiranno a determinare il livello e la qualità del capitale umano di cui l'economia italiana avrà bisogno per competere con gli altri paesi. Necessità demografiche e del mercato del lavoro rendono dunque la presenza dei figli dell'immigrazione "un bene necessario" in Italia, al pari di altri paesi europei. Imparare a conoscerli, a riconoscerne i bisogni è perciò una grande opportunità per la nostra società. In questa prospettiva, Roberta Ricucci presenta in queste pagine un percorso di conoscenza dei figli dell'immigrazione. Un viaggio che parte dalla ricostruzione del dibattito su giovani e stranieri, a livello sia internazionale sia nazionale, e prosegue attraverso la rassegna delle principali ricerche realizzate nel corso degli ultimi anni in Italia, e che termina con il problema della cittadinanza, tassello mancante nella realizzazione di percorsi di completo inserimento, per cui molti adolescenti e giovani figli di padri e madri arrivati d'altrove continuano ad essere stranieri pur sentendosi spesso italiani.
Questo volume offre un panorama esaustivo della teoria sociale precisandone i legami con altre discipline e inserendola all'interno di più ampie tradizioni storico-culturali. Gli sviluppi della disciplina, le diverse correnti e i contributi degli autori più importanti sono illustrati con chiarezza nell'intento di fornire uno strumento utile per la comprensione di tale complessa materia.
Competenze, sapere, saper fare e capacità di imparare sono doti necessarie per l'individuo, ma sono anche le risorse sulle quali si costruisce il futuro di un paese. Come si possono sviluppare e favorire? Cosa può fare la scuola e qual è la situazione italiana rispetto agli altri paesi? Il volume ci fa capire a cosa serve il capitale umano nella società moderna, ma anche come lo si produce e valorizza. Il ruolo del sistema scolastico è decisivo. In quello italiano si evidenziano ritardi e disuguaglianze interne, ma anche punte di eccellenza e soprattutto una progressiva attenzione all'uso della valutazione nazionale degli apprendimenti come possibile leva per il cambiamentoi di partenza, di arrivo e dei migranti stessi. In assenza di regole concordate sul piano internazionale, per il rifiuto degli Stati di cedere anche una minima frazione della loro sovranità, viene posta a rischio la funzione positiva delle migrazioni nello sviluppo delle società.
Piero Cipollone è economista alla Banca d'Italia e attualmente presidente dell'Invalsi (Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione). Ha contribuito al volume "La nuova economia" (a cura di S. Rossi, Il Mulino, 2003). Paolo Sestito è economista alla Banca d'Italia. Tra le sue pubblicazioni per il Mulino "Disoccupati in Italia" (con S. Pirrone, 2006) e "I servizi pubblici locali" (con M. Bianco, 2010).
La moderna riflessione filosofica sul tragico presuppone una presa di distanza dal suo oggetto specifico: la tragedia. Si può anzi dire che la cultura moderna ha elaborato il «tragico» come idea filosofica, mentre all’epoca antica e premoderna si deve l’elaborazione della «tragedia» come forma letteraria, canonizzatasi ben presto in un genere. Sulla base di questa distinzione fondamentale, gli autori propongono una ricostruzione storico-concettuale che, muovendo dal decisivo contributo nietzschiano, rilegge sia il tragico premoderno sia la vicenda della «filosofia del tragico» vera e propria, dai suoi esordi in età idealistica fino ai più recenti sviluppi novecenteschi.
Carlo Gentili è professore ordinario di Estetica nell’Università di Bologna. Fa parte del consiglio scientifico delle Nietzsche-Studien e della Nietzsche Gesellschaft. Per il Mulino ha pubblicato «Nietzsche» (2001). Gianluca Garelli è ricercatore confermato e docente di Storia dell’estetica nell’Università di Firenze. Per il Mulino ha pubblicato «Storia dell’estetica moderna e contemporanea» (2003) e «Lineamenti di storia dell’estetica» (2008), entrambi con F. Vercellone e A. Bertinetto.
Combattuta dal 431 al 404 a.C., la guerra del Peloponneso contrappose le due grandi città-stato rivali, Atene e Sparta, ed ebbe come posta il predominio sulla Grecia. L'evento, considerato "la guerra mondiale dell'antichità", è al centro di questo libro che ne illustra con chiarezza origini, andamento e conseguenze. Oggetto dell'esemplare resoconto storico di Tucidide, il conflitto che portò Sparta ad assumere il ruolo di potenza egemone continentale e marittima fu anche, in ambito culturale, la cornice di una serie di altissime realizzazioni: in quel periodo Socrate elaborò la propria filosofia; furono attivi i grandi tragici Sofocle ed Euripide e la commedia attica raggiunse il suo punto più alto con Aristofane.
Bruno Bleckmann è professore di Storia antica nell'Università di Düsseldorf. Tra i suoi libri: "Die Germanen. Von Ariovist zu den Wikingern" (2009), "Konstantin der Grosse" (2007), "Herodot und die Epoche der Perserkriege" (2007).