In sedici giorni avviene tutto. Avviene che quattro donne realizzate nel lavoro e negli affetti prima si scontrino, poi si conoscano e perfino si amino. Avviene, soprattutto, che il procuratore Del Campo venga a capo di un maledetto intrigo, in cui è difficile conciliare il senso della legge con il desiderio di giustizia. Il mistero si infittisce quando quella che sembra solo una torbida vicenda giudiziaria inizia a mostrare il volto terribile della corruzione politica, della criminalità economica e dell'ipocrisia ecclesiastica. Il procuratore Del Campo si rende conto di procedere su un terreno minato eppure avanza. Fino all'ultima pagina.
In un cammino che parte dalla filosofia greca e dalla dottrina del peccato originale, confrontandosi con le scoperte della psicoanalisi e delle neuro- scienze, Paolo Ferliga mostra l’importanza che la colpa riveste nella psiche individuale e collettiva. Ispirandosi al pensiero di Carl Gustav Jung, l’autore distingue tra un senso di colpa patologico, da cui è necessario liberarsi, e un senso di colpa archetipico, indispensabile per lo sviluppo psicologico personale.
Senza relazione con la colpa, l’individuo si ammala. Proiettato all’esterno, nel mondo delle immagini virtuali, perde contatto con il corpo e con l’anima, e si chiude in un atteggiamento narcisistico spesso caratterizzato da un’ansia inspiegabile e da una forte tendenza depressiva.
Prendere contatto con la colpa favorisce invece un movimento di introversione, un viaggio dentro di sé che aiuta a ritrovare le proprie energie vitali. La terapia dell’anima fa sì che il senso di vuoto e la disperazione lascino il posto a una vita piena, ricca di sentimenti e di emozioni che merita di essere vissuta con gioia.
DESTINATARI
Un libro per chi vuole conoscersi e conoscere.
L'AUTORE
Paolo Ferliga, psicoterapeuta di formazione junghiana, insegna Filosofia e Storia al Liceo classico Arnaldo di Brescia e Psicologia dell’educazione alla Facoltà di medicina dell’Università Bicocca di Milano. Fa parte del gruppo condotto da Martin Kalff a Zollikon (Zurigo) per la Sandplay Therapy. Negli ultimi anni ha focalizzato la sua attenzione sull’identità di genere, in particolare maschile, sull’importanza del padre nella psiche individuale e collettiva, sul rapporto tra psicologia del profondo, filosofia e religione. Nel 2005, come risultato di queste ricerche e della sua esperienza clinica, ha pubblicato il libro "Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità" (Moretti&Vitali, Bergamo).
Le comunicazioni si fanno rapide e semplici e le possibilità di essere in- formati e di relazionarsi si moltiplicano. Come orientarsi in questo universo sempre più complesso?
Nel libro l’autore offre una analisi dei singoli fenomeni comunicativi, definendone la tipologia, descrivendone la storia e lo sviluppo; sottolineandone le opportunità, che interpellano educatori, insegnanti e pastori, senza tuttavia tacere i limiti e le minacce.
Accogliere come una grande risorsa, e dunque con atteggiamento positivo, gli strumenti di informazione e relazione che la Rete sviluppa, significa suggerire un approccio in termini educativi che può aiutare a scegliere, selezionare e utilizzare con coraggio e intelligenza.
punti forti
Tema attualissimo, come conferma «testimoni digitali» per i nuovi media, il convegno nazionale CEI che si tiene a Roma (22- 24 aprile 2010);
Sussidio che incrocia uno dei punti dell’emergenza educativa della CEI. Ottimo sussidio informativo formativo in occasione della settimana della comunicazione.
destinatari
Educatori - insegnanti - animatori pastorali - sacerdoti.
autore
Antonio Spadaro, gesuita. Laureato in filosofia, diplomato in Comunicazioni Sociali e dottore di ricerca in Teologia, è rettore della comunità de La Civiltà Cattolica; redattore della Rivista e curatore delle «Conferenze di La Civiltà Cattolica». Professore presso la Pontificia Università Gregoriana, fondatore e presidente della Federazione BombaCarta (Associazioni e gruppi di espressione creativa e riflessione critica); coordinatore del Comitato Scientifico «La sfida e l’esperienza» e direttore della collana di poesia «L’Oblò» delle edizioni Ancora.
Attenzione, prova a non pensare a un orso bianco. Ci riesci o l’orso bianco è nella tua mente? Probabilmente ti renderai conto che stai proprio pensando a un orso bianco. Come quasi tutti noi, pensi di poter controllare i tuoi pensieri,ma non è completamente vero. In realtà è il tuo cervello che li controlla. Ma cosa sai di questo potentissimo organo? Davvero poco, sai solo che è molto più complesso delle più complicate macchine costruite dall’uomo. Che crea la tua mente, ti rende umano, è ‘te’. Questo volume è un laboratorio di esperimenti sul funzionamento del cervello che ha coinvolto ragazzi dai 12 ai 18 anni. Chiunque può ricrearlo a casa propria, con gli amici, senza bisogno di attrezzi o materiali particolari e scoprire con sorpresa le illusioni e i paradossi della mente. Ad esempio, sarà facile capire quello che stai facendo in questo momento: leggere ciò che è scritto su questa pagina. Proprio ora il tuo sistema visivo sta traducendo luci e ombre che si stagliano sulla retina in milioni di impulsi nervosi, li ridistribuisce alle appropriate aree cerebrali e poi li riassembla in immagini significative. Così riesci a trasformare macchie di inchiostro su una pagina in parole e frasi con significato, tutto in un istante. Niente male se pensi che condividi il 90% del tuo Dna con una mucca!
Indice
Premessa - Parte prima: Illusioni sensoriali - Introduzione - 1. Illusioni visive - 2. Illusioni degli altri sensi: I. ILLUSIONI NON VISIVE - II. ILLUSIONI DEI SENSI MESCOLATI - 3. Illusioni nel mondo reale - Parte seconda: Trucchi delle funzioni mentali più elevate - Introduzione - 4. Attenzione e memoria: I. ATTENZIONE VISIVA - II. MEMORIA - 5. Regole consolidate e inibizioni - 6. Paradossi sociali - 7. Giusto per divertirsi: magia e trucchi - Un pensiero finale - Ringraziamenti - Gli autori
Massimo Severo Giannini (1915-2000) è stato uno dei più grandi giuristi europei del '900, uno dei padri della Costituzione, ministro per la funzione pubblica, collaboratore di molti giornali. Ha contribuito all'allargamento dei confini del diritto con contributi di grande importanza per la storia e per la sociologia: "Studioso prestato alla politica, è stato progettista di molte nuove leggi, consulente ascoltato, legislatore, e ha aperto una nuova stagione di riforme amministrative. Fu maestro ineguagliato nell'arte propria dei giuristi di distinguere, classificare, ordinare, nonché in quella di problematizzare. Guardando sempre con occhi nuovi una materia, era capace di farne vedere aspetti finallora sconosciuti". Questo volume raccoglie gli scritti di Giannini di maggior interesse per la teoria giuridica e per la storia e, quindi, di maggiore interesse per un pubblico vasto, anche di non giuristi. Il materiale è stato raccolto in cinque sezioni: gli ordinamenti giuridici, lo Stato e la sua storia, l'amministrazione e i diritti, centro e periferia, la scienza del diritto amministrativo. In ciascuna sezione sono pubblicati gli scritti più originali e significativi di Giannini, editi in un lungo arco di tempo (1939-1994).
Una donna giovane, volitiva, impulsiva. Intelligente, forse molto di più di quanto la società del suo tempo potesse ammettere. Giovanna, regina di Castiglia, figlia di Ferdinando II e di Isabella I, aveva molte doti e sapeva come usarle: autorevolezza, fascino, passione. Insofferente verso la rigidezza dei costumi regali e decisamente ostile all’Inquisizione e ai suoi metodi, fu protagonista della vita sociale e politica a cavallo tra il quindicesimo e sedicesimo secolo, amata dal popolo e ammirata dalle corti europee dell’epoca. Ma la ragion di Stato fu per lei un nemico implacabile: suo padre, suo marito e perfino suo figlio Carlo, l’imperatore, usarono ogni mezzo per esautorarla e strapparle la sovranità dei regni a cui aveva diritto. Fu definita eretica e pazza, fu sequestrata, costretta fino alla morte a una dura prigionia per ordine dei suoi parenti più stretti; una condizione che affrontò con una fermezza e una dignità senza pari, fino all’ultimo.
Gaia Servadio ricostruisce come in un moderno reportage le vicende personali e politiche in cui maturò e si svolse il dramma di Giovanna, svelando il mistero della cosiddetta 'pazzia' – un’etichetta di comodo, frutto di un’accurata propaganda, volta a colpire una donna scomoda, fuori dalle regole.
Gaia Servadio, scrittrice e giornalista, vive a Londra. Molto nota nel mondo culturale inglese e italiano, ha tenuto lezioni e conferenze in varie università, ha realizzato documentari per la Rai e la Bbc. Il suo primo romanzo, Tanto gentile e tanto onesta è stato bestseller in sei paesi e tradotto in dodici lingue. Per Salani ha già pubblicato Il Rinascimento allo specchio.
La Comunità di Sant'Egidio negli scenari internazionali
Comunità di Sant'Egidio
Onu di Trastevere? Formula italiana di risoluzione dei conflitti? Diplomazia parallela? Sono svariate le definizioni della Comunità di Sant’Egidio per le sue attività pacificatrici internazionali.
Premio Balzan per la Pace e Premio Unesco per la Pace, in prima linea nel dialogo interreligioso e in molte aree calde
del globo, la storia – unica nel suo genere – di come la Comunità di Sant’Egidio è diventata un soggetto decisivo
nella soluzione di guerre civili e conflitti internazionali non è mai stata raccontata. Per la prima volta in questo libro si presenta un’analisi delle principali iniziative di pace di Sant’Egidio. Almeno di quelle che non sono più riservate o in corso. Dal Mozambico all’Algeria, dal Guatemala al Burundi, dall'Albania al Kosovo, dalla Liberia alla Costa d’Avorio, fino all'impegno - non meno pacificatore - per sconfiggere l’Aids in Africa e per eliminare la pena di morte nel mondo.
Un duplice messaggio: che la pace è sempre possibile. Che tutti, dal diplomatico professionale al volontario,
medico o malato, possono contribuire alla pace.
È un testo che esce per i vent’anni di collaborazione dell’Autore con le Edizioni Paoline. Un testo celebrativo, dunque. In esso Albisetti ripercorre il suo cammino di psicologo-scrittore, i primi testi di successo, la lunga esperienza e il contatto con i lettori. Inoltre, il volume offre numerosi spunti di riflessione sui grandi temi della
vita, che hanno da sempre appassionato l’Autore:
• la vita e la morte,
• il concetto di immortalità,
• il dolore e le ferite della vita,
• le relazioni,
• le scelte e le loro conseguenze,
• la coppia.
Un testo indubbiamente interessante per molti aspetti.
punti forti
Interessanti spunti di riflessione sul senso della vita e della morte; sul rifiuto o sulla accettazione di questo evento universale nella vita umana.
Strategie per superare le ferite della vita. l Evento che consiglia l’uscita in tale data: Vent’anni di collaborazione di Albisetti con
le Paoline.
destinatari
Tutti coloro che amano i libri di Albisetti.
autore
Valerio Albisetti, psicologo e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Professore universitario, prestigioso consulente di direzione aziendale, conferenziere internazionale, è autore di numerosi libri di psico-spiritualità, autentici best-sellers, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Felici di essere nati (2007), Una vita a tutto tondo (2007), Il bello dell’età di mezzo (2007), Essere un po’ depressi fa bene (2008), I sogni dell’anima (2009), Di fronte alla vita (2009) editi da Paoline.
DESCRIZIONE: Nel 1955 compariva su «Nuovi Argomenti», la rivista diretta da Alberto Moravia e Alberto Carocci, la prima pubblicazione di Alessandro Spina, un racconto militare ambientato in Cirenaica in età coloniale. Nel ’60 ne comparve un secondo, Giugno ’40, su «Paragone», la rivista diretta da Roberto Longhi ed Anna Banti. Nel ’60 la Mondadori pubblicava la prima raccolta di racconti: Storie di Ufficiali. Cui seguirono i romanzi: Il giovane Maronita (Rusconi, ’71), Le nozze di Omar (ivi, ’73), Il visitatore notturno (Scheiwiller, ’79), che completava il ciclo della conquista coloniale. Vennero quindi: La commedia mentale (ivi, ’92), Nuove storie di ufficiali (Ares, ’94), L’oblio (Ares, 2004), ancora sull’età coloniale. Seguirono: Ingresso a Babele (Rusconi ’76), Le notti del Cairo ( ivi, ’86), La riva della vita minore (Mondadori, ’97) sull’età postcoloniale. Insieme all’inedito Nuove storie coloniali, gli undici tomi del ciclo furono quindi pubblicati in un unico volume dalla Morcelliana: I confini dell’ombra che ebbe il Premio Bagutta (2006, pp. 1250, seconda edizione).
Il Diario di lavoro raccoglie note scritte nel corso dei cinquant’anni di redazione dell’opera, dettate dalle ragioni più diverse e che qui si presentano senza alcuno sforzo di omogeneità o di ordine. Serviranno per rispondere alle domande che la lettura del lungo ciclo africano potrebbe aver suscitato. Si potrà così ripercorrere lo stesso itinerario della narrazione per la via ombrosa dell’io dell’autore, un’ombra anch’essa, funzione essenziale del doppio.
COMMENTO: Il Diario di lavoro di uno dei maggiori scrittori italiani che permette di capire la genesi dei suoi romanzi e racconti, attraverso gli incontri con i grandi intellettuali dell'epoca: Cristina Campo, Alberto Moravia, Pietro Citati...
ALESSANDRO SPINA ha pubblicato presso la Morcelliana: Conversazioni in Piazza Sant’Anselmo e altri scritti. Per un ritratto di Cristina Campo (2002); I confini dell’ombra. In terra d’oltremare (20072): il Carteggio con Cristina Campo (2007) e Altre Sponde. Tre romanzi brevi (2008).
Un testo sul rapporto medico-paziente, dedicato a tutti i medici che con i loro pazienti parlano delle cose della vita.
In un'epoca di profondi cambiamenti, che non trovano facili spiegazioni nelle ideologie tradizionali e nelle teorie generali, si evoca l'idea di globalizzazione per dare un senso alle questioni più disparate. Come orientarsi in un dibattito spesso confuso e frastornante? Ci aiuta questo libro che, dopo aver tracciato la storia del concetto, delinea le diverse posizioni in campo, riconducibili alle opzioni "globalista" e "scettica", mostrando come esse non esauriscano la complessità del fenomeno, di cui vengono seguite le diverse ramificazioni culturali, economiche, politiche, sociali. In particolare gli autori propongono una serie di analisi specifiche, relative a temi quali i modelli di governance, la violenza organizzativa, il degrado ambientale, i modelli di diseguaglianza ed esclusione.
David Held è docente di Scienza politica alla London School of Economics and Political Science. Il Mulino ne ha pubblicato "Modelli di democrazia" (IV ed. 2007) e "Governare la globalizzazione. Un'alternativa democratica al mondo unipolare" (2007). Anthony McGrew è docente di Relazioni internazionali e direttore della School of Social Sciences nell'Università di Southampton. Con P.G. Lewis ha curato "Global Politics" (1992).
Fino ad oggi gli studi sul processo d'integrazione europea si sono concentrati quasi esclusivamente sugli aspetti politico-istituzionali o su quelli economici, lasciando nell'ombra gli attori sociali che hanno invece contribuito a costituire quella Europa sociale che costituisce parte essenziale della capacità attrattiva dell'attuale Unione europea nella società internazionale. Questo libro si propone di colmare tale lacuna e di contribuire ad arricchire il dibattito sulle prospettive dell'integrazione europea, ricostruendo l'evoluzione storica dal punto di vista delle parti sociali e più particolarmente del movimento sindacale europeo, cogliendo i processi d'interdipendenza tra l'apporto dei sindacati nazionali allo sviluppo dell'unione europea e l'influsso del processo comunitario nella formazione di una identità europea degli attori sociali. Prefazione di Jacques Delors.