Il volume contiene gli Atti del Sinodo celebrato dal Vescovo Girolamo Maccabei, vescovo di Castro dal 1543 al 1568, il 16 novembre 1564, a neppure un anno dalla fine del Concilio di Trento e appena qualche mese dopo la solenne promulgazione dei Decreti conciliari ad opera di Papa Pio IV.
Gli Atti testimoniamo il tempismo del vescovo Maccabei nell’applicazione del Concilio di Trento, alla pari di san Carlo Borromeo, vero animatore del Concilio: il Maccabei fu insieme con lui al Concilio e trattenne con lui corrispondenza epistolare.
Il Sinodo Maccabei mostra di essere attento al proprio contesto socio-culturale di riferimento non semplice: infatti, alla piccola diocesi castrense appartenevano parrocchie site nel Ducato di Castro e in quello di Latera-Farnese oltre che in quella che fu la Repubblica di Siena e in seguito Granducato di Toscana.
Fece conoscere i Decreti tridentini, tolse abusi locali, ristabilì l’autorità del vescovo sul clero e sul popolo castrense.
Oltre a questo prevalente interesse ecclesiale, la presentazione degli Atti di questo Sinodo ha anche un valore di testimonianza documentaria sia dal punto di vista letterario che dal punto di vista storico e culturale.
Il volume ripercorre brevemente la storia della spiritualità dalle origini del cristianesimo ai giorni nostri, soffermandosi sui personaggi più rilevanti e sul contributo da essi offerto alla vita di fede del proprio tempo.
Ricostruzione della vicenda dei martiri di Pariacoto, Perù 1991: l'uccisione di Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 33 e 31 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane. A distanza di vent'anni dall'eccidio nel parla l'unico superstite.
Cinquant'anni anni fa moriva Papa Giovanni XXIII. Un uomo uscito da un piccolo borgo sconosciuto ed entrato nella storia della Chiesa e dell'umanità. Come spesso accade, i primi a riconoscere lo spessore della sua fede e l'ampiezza della sua bontà, sono stati gli umili e i semplici, persone guidate da un infallibile fiuto spirituale, che hanno percepito in lui un autentico profumo evangelico. A mezzo secolo di distanza, questo libro vuol raccontare l'agonia e la morte di Papa Giovanni attraverso gli occhi, i sentimenti, le parole, le lacrime di un centinaio di qualificati testimoni che, avendolo amato in vita, in quelle ore struggenti hanno voluto esprimere la loro vicinanza e il loro affetto a una delle persone più vicine al Papa, mons. Loris Francesco Capovilla, suo segretario.
John Thavis - per venticinque anni firma di punta della Catholic News Service, l'agenzia di stampa americana, leader mondiale dell'informazione sulla Santa Sede - descrive tutto il funzionamento della macchina vaticana: il rapporto quotidiano con il potere, la politica e gli intrighi che in tutti questi anni si sono succeduti. Thavis rivela faide interne sconosciute, lotte tra cardinali e scandali insabbiati. Gli anni che l'autore ha trascorso nelle stanze della Curia romana come cronista diventano un diario da cui si evince come tante volte l'autorità papale venga minata delle vicende quotidiane. Si parte da lontano e si arriva alle vicende legate a Vatileaks e alle dimissioni di Benedetto XVI. Perché tutti gli ultimi scandali del Vaticano hanno coinvolto soprattutto personaggi italiani? Il direttore di "Avvenire" Dino Boffo, Ettore Gotti Tedeschi e il "suo" Ior, il maggiordomo Paolo Gabriele, l'intoccabile nunzio apostolico Carlo Maria Viganò, il cardinale Tarcisio Bertone. Nel resto del mondo l'impressione degli alti prelati è che nella Santa Sede si sia radicata una sorta di "mafia ecclesiastica", come scrive lo stesso autore, che non conosce neanche più l'omertà. Conflitti di potere tra fazioni della Chiesa italiana che vedono contrapposti personaggi come, appunto, Tarcisio Bertone e Camillo Ruini. Si evince che agli occhi di molti gli italiani non sanno più gestire bene il governo della Chiesa universale. Ma a quale costo? E soprattutto che scenario si apre?
Angelo Roncalli divenne Papa il 28 ottobre 1958. Il suo fu un pontificato breve e decisivo, che segnò una svolta nella cristianità. In quattro anni e mezzo Giovanni XXIII rivoluzionò il rapporto con i fedeli, diede un rinnovato slancio all'evangelizzazione, s'impegnò apertamente per la pace mondiale, aggiornò la dottrina sociale cattolica e infine convocò il Concilio Vaticano II, aprendo la Chiesa al confronto con la complessità del presente e le sfide del futuro. Prima di essere elevato al soglio pontificio, Angelo Roncalli, figlio di mezzadri del bergamasco, era stato terziario francescano, sacerdote, diplomatico vaticano in Bulgaria, Turchia e Francia, patriarca a Venezia. Peter Hebblethwaite, facendo ampio ricorso ai diari del Pontefice e a testimonianze dirette, ripercorre tutte queste fasi, sottolineandone il valore di testimonianza, ma si concentra soprattutto sugli anni del pontificato, sui gesti - semplici e simbolici - che toccarono anche la coscienza dei non cattolici, sulla complessità del ruolo politico di Giovanni XXIII culminato con l'enciclica Pacem in Terris e sull'organizzazione del Concilio. Questa che torna oggi, a cinquant'anni dalla morte, con la cura di Marco Roncalli, è la più celebre e diffusa tra le biografie del Papa. E le sue pagine, limpide e appassionate, sono anche un'importante testimonianza del dibattito, che ha lungamente attraversato la Chiesa, tra progressisti e conservatori sulla figura di Giovanni XXIII.
Nell'anno della fede 2012, in occasione del 50° anniversario dell'apertura del Concilio, l'Autrice rilegge questo evento epocale partendo dai discorsi ufficiali dei Papi Giovanni XXIII e Paolo VI e dai sedici documenti che esso ci ha lasciato, realizzandone un compendio davvero mirabile.
Descrizione dell'opera
Rettore del Seminario di Firenze, arcivescovo di Lucca, segretario della Conferenza episcopale dal 1972 al 1976, monsignor Enrico Bartoletti è stato un sacerdote e un educatore di grande profilo oltre che una personalità di rilievo nella Chiesa italiana contemporanea. Anche per questo, il suo Diario spirituale - in realtà, un insieme di agende su cui egli ha scritto vari appunti in tempi diversi e in modo discontinuo - costituisce una documentazione di grande interesse per comprendere le vicende della diocesi fiorentina negli anni Cinquanta e la politica italiana di due decenni dopo.
Solo in parte queste pagine aiutano a conoscere meglio la figura pubblica di Bartoletti, perché la documentazione illumina prevalentemente la sua vita spirituale. Significativa anche la «geografia delle frequentazioni», da monsignor Giulio Belvederi («mio vero padre e amico») a monsignor Giulio Facibeni (definito «maestro e padre») e a Divo Barsotti. Tra i «sacerdoti amici» vengono indicati uomini di grande spessore spirituale e culturale come Raffaele Bensi, Silvano Piovanelli, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Filippo Franceschi, Lorenzo Milani, Arturo Paoli, Luigi Rosadoni e Sirio Politi.
Sommario
Abbreviazioni e sigle. Introduzione (A. Giovagnoli). Nota del curatore (M. Brunini). Momenti salienti della vita di mons. Enrico Bartoletti (M. Brunini). Preghiera per ottenere grazie per l'intercessione del Servo di Dio (E. Bartoletti). I. BARTOLETTI SEMINARISTA (1933-1939). Appendice I. 1. Lettera ai familiari alla vigilia dell'ordinazione presbiterale, avvenuta il 23 luglio 1939. 2. Preghiera di intercessione. II. BARTOLETTI PRESBITERO (1940-1946). Appendice II. 1. Lettera a don Giuseppe Lensi sulla nomina a Rettore del Seminario Minore. 2. Appunti del tempo di guerra. 3. Lettera a don Mario Lupori. III. BARTOLETTI VESCOVO (1958-1975). Appendice III. Diario del Concilio. Indice delle citazioni bibliche. Indice dei nomi.
Note sull'autore
La biografia di monsignor ENRICO BARTOLETTI (1916-1976) si può suddividere in quattro stagioni. La prima (1916-1939) coincide con il periodo della formazione tra le due guerre mondiali; la seconda (1941-1958) con il ministero presbiterale a Firenze; la terza (1958-1973) con il ministero episcopale a Lucca; la quarta (1972-1976) con il servizio a Roma in qualità di segretario della Conferenza Episcopale Italiana. Gli innumerevoli appunti raccolti in oltre quarant'anni definiscono il profilo di un vescovo conciliare dall'intensa vita spirituale, animato da uno spirito di servizio disinteressato alla Chiesa italiana, capace di intravedere originali percorsi di evangelizzazione.
Note sul curatore
MARCELLO BRUNINI (1951), ordinato sacerdote nel 1975, è vicario generale dell'Arcidiocesi di Lucca. Laureato in psicologia, insegna teologia spirituale e scienze umane presso lo Studio teologico interdiocesano di Camaiore (LU). Ha pubblicato saggi di psicologia, sociologia, spiritualità e i volumi La preghiera del cuore nella spiritualità dell'Oriente cristiano, EMP, Padova 1997; Lettura pastorale della Prima lettera ai Corinzi. Vangelo e comunità, EDB, Bologna 22003; Maestro, dove abiti? Donne e uomini alla sequela di Gesù nel Vangelo di Giovanni, EDB, Bologna 32008; Ospitare la vita. Sentieri di fede, di interiorità, di pace, EDB, Bologna 22008; I Giovani e l'Angelo del sogno, EDB, Bologna 2006.
Questo libro scritto da sette donne, tutte storiche ma non tutte cattoliche, vuole chiarire dal punto di vista storico alcuni stereotipi molto diffusi nella storia della Chiesa: non con intento apologetico, quindi, ma con intento storico di rettifica di luoghi comuni che ormai sembrano avere sostituito la realtà per quanto riguarda la storia della Chiesa, e che quindi hanno anche contribuito a deformarne l'identità pubblica. Stereotipi che spesso hanno fatto propria l'immagine della Grande meretrice descritta nel diciassettesimo capitolo dell'Apocalisse per designare l'istituzione ecclesiastica. Abbiamo cercato quindi di scrivere dei saggi informati e scientificamente documentati, ma divulgativi, con una bibliografia minima, proprio per raggiungere i non specialisti, quelli che sono le vittime del politicamente corretto sulla Chiesa. Abbiamo scelto dieci luoghi comuni: naturalmente potevamo aggiungerne altri, ma questi non sono solo i più diffusi, ma anche quelli che generano il maggior numero di incomprensioni e quindi chiarirli prima di iniziare un confronto teorico è veramente importante.
Dopo Giovanni XXIII, sulla Cattedra di San Pietro si sono succeduti Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: tutti "uomini suoi", potremmo dire. Erano difatti già intorno a lui, con funzioni differenti, nel giorno in cui si aprì il Concilio Vaticano II; e nel mondo ferito dalla violenza hanno poi divulgato - ciascuno con il proprio accento - il grido della sua enciclica Pacem in terris, per una pace che non sia solamente cessazione dei combattimenti, ma che sorregga e salvi, in tutto il mondo, l'essere umano. Nei loro appelli il mondo percepisce l'eco della sua voce. E scopre l'attualità e la necessità di quei suoi ammonimenti anche nei pericoli e nelle insidie di oggi. La questione di fondo è sempre, come ha detto lui, "salvare l'essere umano". Papa Giovanni continua a parlare, lo possiamo tutti ascoltare anche oggi. La sua beatificazione, forse, è un preludio, non un epilogo. Una biografia per ricordare papa Roncalli. Con la versione originale del "Discorso della luna".
Un ex fisico entrato in monastero racconta in prima persona la sua nuova vita. Uno stile avvincente in un testo che affronta in modo originale la questione sempre attuale del complesso rapporto tra scienza e fede.