Il linguaggio dei mistici può apparire lontano, distaccato dal nostro vissuto quotidiano, oppure talmente alto e astratto, che potremmo essere tentati di non avvicinarci neppure alle loro parole e alla loro esperienza.
Eppure, se ascoltiamo con attenzione ciò che i mistici hanno da dirci, percepiamo verità che ci sono più familiari e note di quanto avremmo immaginato.
È quanto può accadere anche per il Natale.
Del 'Liber divinorum operum', ultima opera della trilogia profetica di Ildegarda di Bingen e sintesi definitiva del suo pensiero, si presenta qui la prima traduzione italiana. Essa è la prima traduzione integrale condotta sul testo dell'edizione critica, pubblicata nel 1996 a cura di Albert Derolez e Peter Dronke (vol. XCII del 'Corpus Christianorum, Continuatio Mediaevalis'), e riprodotto a fronte per gentile concessione dell'editore Brepols. Nel tradurre si sono tenuti presenti due aspetti: la stratificazione compositiva e il carattere profetico del Liber divinorum operum. Il ms. di Gent permette di ricostruire tutti i passaggi della composizione, dalle tavolette su cui Ildegarda scriveva, fino all'ultima revisione e alla suddivisione in capitula.
""Christianus sum!" respondit" (Tertulliano, De corona 1,2). "Sono cristiano!" è l’energica dichiarazione di identità che, in maniera diretta o indiretta, l’imputato faceva risuonare davanti al tribunale di turno, consegnando improrogabilmente se stesso con questa affermazione nelle mani dei propri aguzzini. Com’è noto, i primi tre secoli dell’era cristiana sono fortemente connotati dall’esperienza del martirio. Ma in che cosa consiste l’originalità dell’essere cristiano confessato dai martiri? Quale esperienza di Cristo ha vissuto la schiera di coloro che affrontavano l’estrema prova come un dono, con la gioia nel cuore, il volto pieno di luce, il passo affrettato verso il Signore che li attendeva?
Attraverso una ricerca rigorosa e accurata sulle fonti (Nuovo Testamento, Padri apostolici, Atti e Passioni dei martiri), l’autrice mette in luce questa particolare esperienza della Chiesa primitiva soprattutto sotto la prospettiva cristologica. I risultati acquisiti riguardano la teologia e la spiritualità del martirio cristiano: quest’ultimo si rivela infatti carisma, vocazione a vivere un rapporto particolare d’amore che il Signore Gesù dona ad alcuni suoi discepoli. Il martire, icona del Cristo crocifisso, incontra sul suo calvario il Signore Gesù in maniera del tutto eccezionale e perfetta, nella pienezza della carità, nel godimento eterno dell’amore sponsale.
Note sull’autore
Mirella Susini, dopo la laurea in lingue e letterature straniere moderne, ambito di germanistica, presso l'Università La Sapienza (1992), ha conseguito il magistero in scienze religiose e il baccalaureato in teologia al Pontificio Ateneo Antonianum.
L'autrice, carmelitana, vuole offrire, senza pretesa di esaustivita, le indicazioni piu significative per una teologia spirituale cristiana, e cio grazie all'esempio delle principali figure carmelitane.
Le Allegorie presenti nella Scrittura oltre a riportarci uno spaccato significativo della cultura biblica del medioevo, si rivelano una preziosa guida anche per l'uomo d'oggi.
Atti del colloquio Filosofia e mistica" svoltosi a Roma il 6 e 7 dicembre 2001. " La mistica e la filosofia sembrano dover essere sempre l'una irriducible all'altra, lontane o estranee l'una all'altra, su vie eterogenee. Cio che le differenzia e il fatto che pongono su piani diversi la cura della sophia". Su questo tema si sono interrogati alcuni docenti Filosofia e Teologia come Angela Ales Bello, Luigi Borriello, Alvaro Caciotti, Andrea Grillo, Elmar Salmann, delle maggiori Facolta teologiche e Pontificie Universita. "
Interessante introduzione alla mistica, considerata nei suoi aspetti storici e concettuali, soprattutto in relazione alla tradizione culturale occidentale. Attraverso uno studio storico-teorico rigoroso ed erudito sulle forme legittime dell'esperienza mistica nella tradizione occidentale, l'autore riscatta il senso originale del termine mistica e presenta l'esperienza mistica e l'esperienza politica come due estremita ordinatrici del complesso e ricco universo dell'esperienza umana, tramite la declinazione delle due forme piu alte di auto-realizzazione della persona umana: l'apertura verso l'Assoluto e l'apertura verso l'altro.
Analisi approfondita del fenomeno dell'estasi, considerato soprattutto come esperienza cristiana, vertice della ricerca di conoscenza e di unione con Dio. Proprio per la varieta delle sue manifestazioni, l'estasi e oggetto di studio da parte di varie discipline: in questo volume la si studia come esperienza cristiana, sia pure tenendo presenti fenomeni analoghi che si verificano al di fuori di essa e che sollecitano un confronto, un giudizio da parte degli autori cristiani. I contributi qui raccolti affrontano il problema dal punto di vista teologico, anche se differenziati in prospettiva medica, mistica e dogmatica. Si vuole insomma proporre una teologia dell'estasi.
Antologia di brani tratti dalle opere di Jan van Ruusbroec (1293-1381), massimo esponente della mistica fiamminga. La presente pubblicazione curata da suor Giovanna della Croce raccoglie brani antologici delle opere di Jan van Ruusbroec, una delle figure piu importanti del tardo Medioevo nordico, che ha lasciato un'impronta profonda nella storia della mistica cristiana. I passi qui riprodotti - dopo un'ampia introduzione biografica e dottrinale - sono tratti nell'ordine da: Il regno degli animali, La pietra scintillante, Lo splendore delle nozze spirituali, Le sette clausure, I sette gradini della scala dell'amore spirituale, e, infine, Il libro delle spiegazioni e della verita sublime.